In occasione della 34° Festa di S. Maria a Fagna, anche la nostra Associazione Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico parteciperà alle celebrazioni che prevedono un ricco e corposo calendario.
Sarà infatti inaugurata il giorno Sabato 4 Agosto alle ore 17,30 una mostra di pittura dei soci intitolata “FAGNA E LE SUE CHIESE SUFFRAGANEE”.
L’appuntamento rientra fra gli eventi organizzati per celebrare i 1000 anni di vita della Pieve di Fagna, come risulta dagli antichi documenti, il primo dei quali risale appunto al 1018. La mostra si concluderà il 15 di agosto.
Altre mostre fotografiche, esposizione suppellettili e paramenti sacri (testimonianza di un’antica ricchezza e di un patrimonio purtroppo oggi andato in gran parte disperso) arricchiranno la manifestazione di Fagna.
Un viaggio, insomma, che illustra la vita spirituale e sociale della comunità di Fagna attraverso i secoli e consente di apprezzare i capolavori presenti all’interno della Pieve.
La pieve di Fagna, di struttura romanica, è ricordata già in un antico documento nel 1018 che lega la pieve di San Piero a quella di Santa Maria Assunta a Fagna. Fagna ebbe un vasto piviere. Profondamente rimaneggiata in stile barocco nel Settecento, epoca a cui risale la facciata, l’edificio conserva l’impianto romanico a tre navate spartite da pilastri e l’interessante abside semicircolare dell’XI secolo, decorata esternamente da nicchie di derivazione lombarda. La chiesa appartenne fino al XV secolo alla famiglia Ubaldini e poi fu acquisita dalla famiglia di Niccolò Machiavelli.
All’interno della chiesa di Fagna, è di particolare interesse l’ambone romanico composto da quattro pannelli intarsiati con motivi geometrici, sostenuto da colonnette marmoree con capitelli decorati a motivi fitomorfi, realizzati in marmo verde di Prato. È notevole anche il fonte battesimale romanico, con una decorazione con figure stilizzate di uccelli e disegni geometrici; i bordi marmorei sono riccamente scolpiti. Da segnalare, infine, l’Assunzione, attribuita alla cerchia di Raffaello.L’essere sulla via di comunicazione che portava dal passo appenninico dell’Osteria Bruciata verso Firenze e poi Roma, e la presenza del cardinale Ubaldini, fecero sì che la pieve di Fagna divenisse nel tempo un centro politico e culturale rilevante, che vedrà sempre uno stretto legame con il potere religioso e politico di Firenze.
Tutto questo è testimoniato sia dalla presenza a Fagna di pievani intellettuali, eruditi e membri di nobili e antiche famiglie fiorentine come i Machiavelli e i Minerbetti, ma anche dalla realizzazione di opere d’arte notevoli, come l’apparato del pulpito e del fonte battesimale romanico, la completa trasformazione della decorazione in stile Rococò – vero e proprio unicum di raffinata iconografia e non solo mugellana -, o dalla presenza di capolavori come l’Assunta di Santi di Tito, il Gesù Morto del Susini, il monumentale ostensorio d’argento del 1700 ed il complesso Antifonario, quest’ultimi conservati nel Museo di Arte Sacra “Beato Angelico” di Vicchio. In questa pieve fu sepolto il giurista Dino Rosoni e anche il cardinale Ottaviano Ubaldini, come ricordano due lapidi ora poste sulla facciata esterna della pieve di Fagna.