Una vita movimentata come poche, vissuta intensamente e senza sosta.
Ottenne gloria ed onori, si guadagnò l’affetto e la protezione dei potenti e dovunque andava la fama di un talento non comune lo precedeva. Ma affondò spesso, e volontariamente, tra la gente più semplice. Conobbe la fuga, la paura, il disonore, il disprezzo. Cercò la rissa, la violenza e lo scontro. E la sua morte sembra uno scherzo della storia.
Michelangelo Merisi nacque nel 1571. Non è certo se il luogo di nascita sia stato Milano o Caravaggio, un paese in provincia di Bergamo, dove la famiglia si era trasferita per sfuggire alla peste. E’ sicuro comunque che egli si firmò sempre Michelangelo Merisi da Caravaggio, per questo meglio conosciuto semplicemente come Caravaggio.
Perse il padre prestissimo e la madre quand’era ancora un giovane ventenne. Dopo essersi liberato dei beni di famiglia e dopo i primi contatti con la pittura, nel 1592 lasciò definitivamente la Lombardia e si trasferì a Roma.
Continua, questo secondo appuntamento con Daniela Cappelli che ha fatto conoscere agli intervenuti un Caravaggio del tutto al di là degli schemi classici, affrontandolo non da storica dell’arte, ma da storica della letteratura e riferendo i risultati degli studi più recenti su un personaggio da sempre prigioniero di troppi cliché.
Il Michelangelo Merisi pittore maledetto e perennemente in fuga è rimasto per una volta fuori della porta, per fare posto alla figura di un artista senza dubbio dal carattere non proprio accomodante, ma profondamente cristiano, conoscitore dell’iconologia religiosa e autore non solo della Medusa e del Bacco adolescente – preziose su quest’ultimo le note integrative portate da Armando Caprilli -, ma di dipinti molto meno noti come l’Estasi di S. Francesco, I musici, o il Riposo dopo la fuga in Egitto. Meno noti ma certo non meno belli e significativi, e l’uditorio ne ha appreso tutti i significati evidenti, reconditi e simbolici.
Sabato 14 Maggio alle ore 17 sul colle di vespignano, si terrà la seconda parte della conferenza divulgativa scaturita dalla collaborazione tra le Associazioni “Giotto e l’Angelico” e E20 – Eccezionali eventi, e organizzati con il patrocinio del Comune di Vicchio.