GiuseppeĀ Langone, nasce a MarsicoĀ Nuovo in provincia di Potenza il 16 gennaio 1957; vive ed opera a Galliano di Mugello.
Pittore autodidatta, fin dallāetĆ scolastica mostra spiccata vocazione per lāarte ed il disegno, ama il colore e ilĀ paesaggio, ispirandosi ai macchiaioli. Si avvicina alla pittura dal vero negli anni Ottanta, affascinato ed incuriosito dalle opere di affermatiĀ artisti fiorentini quali Mazzon,Curandai, Bonini.
HaĀ espostoĀ in personali e collettive e ha partecipato a numerosi concorsi di Pittura ottenendo lusinghieri riconoscimenti.
Le sue opere sono esposte in numerose collezioni private.
Dagli anni Novanta fa parte Dellāassociazione artistico culturale Dalle Terre di Giotto e dellāAngelico, partecipando a numerose Iniziative quali Percorsi dāArte sul Territorio a Vicchio ed Il Gioco dellā Oca dal vivo a Pordenone, mettendo aĀ disposizione le proprie opere per collocazioni allāaperto.
Esposizioni
CollettivaĀ Rignano sullāArno Palazzo Comunale 1980
CollettivaĀ Circolo Arci Leccio 1981
CollettivaĀ Circolo Mcl San Donato in Collina 1982
CollettivaĀ Fiera dellāArtigianato saltino 1990
CollettivaĀ Ex Covento Del Carmine Firenze 1997
Personale Ritorno a Latera 1990
Personale Presso il Campo Sportivo Sagginale 1990-1991-1993
Personale centro culturaleĀ Nuova Frontiera Galliano 1994-1996 1997
Personale compagnia chiesa di Marcoiano 1996
Collettiva Piazza ColonnaĀ San Piero a Sieve 1999
Collettiva Teatro Comunale Barberino di Mugello 2003
Collettiva salette comunali Barberino di Mugello 2003
Collettive presso la Casa di Giotto 2007-2008-2009-2010-2011-2012-2013-2014-2015-2016
Collettive presso salette comunale di Barberino diĀ mugelloĀ 2005-2006-2007-2008-2009-2010-
2011-2012-2013-2014-2015-2016
Collettiva presso sala parrocchiale di Galliano 2015
Partecipato al XXVIIĀ Premio FirenzeĀ 2009
Personale PalazzoĀ PretorioĀ Barberino di mugelloĀ Sala Giuliano VangiĀ 2017
Riconoscimenti
4° premio Città di Rignano 1990
2° premio Città di Rignano 1991
1° premio Città di Rignano 1992
Concorso Nazionale – Menzione Speciale – CittĆ di Rufina 1992
4° premio Estemporanea Canta Maggio 1992
La Tavolozza di Giuseppe Langone
Il Mugello, terra di artisti per antonomasia, detiene nel suo piccolo ma copioso mondo pittorico, molti appassionati che con volontà  ed amore per la tavolozza, in certi casi nel più puro dilettantismo, proseguono quella lunga strada che ha caratterizzato per molti anni, per non dire secoli, questa nobile arte, imprimendo sulla tela tutte quelle belle sensazioni che la natura  ha generosamente impreziosito la mugellana vallata, formando  un colorato e significativo mosaico.
GiuseppeĀ Langone,Ā cheĀ abbiamo conosciutoĀ eĀ stimatoĀ nelleĀ tanteĀ visiteĀ inĀ quelĀ diĀ vespignano,Ā ĆØĀ unĀ tasselloĀ non secondarioĀ diĀ questoĀ mosaico, poiché nelĀ suoĀ itinerarioĀ artisticoĀ haĀ vistoĀ crescereĀ notevolmenteĀ leĀ sueĀ doti;Ā inĀ silenzio,Ā conĀ semplicitĆ ,Ā aĀ momentiĀ conĀ timidezza,Ā guardandoĀ edĀ osservando,Ā senza maiĀ debordare,Ā dosandoĀ iĀ coloriĀ dellaĀ suaĀ tavolozza,Ā ha iniziatoĀ pianoĀ piano adĀ imprimereĀ sullaĀ tela quelleĀ visioni āUOMO-NATURAā, cheĀ sonoĀ apparseĀ davantiĀ aiĀ suoi occhiĀ inĀ manieraĀ nitidaĀ eĀ precisa.
LaĀ stradaĀ diĀ Langone,Ā anziĀ diĀ Giuseppe,Ā eraĀ quella,Ā laĀ tradizione,Ā ilĀ realismo,Ā ilĀ figurativo.Ā GliĀ eruditi dirannoĀ che inĀ questoĀ settoreĀ cāĆØĀ unaĀ inflazione,Ā maĀ non ĆØĀ cosi,Ā poichĆ© unĀ amanteĀ diĀ quelloĀ cheĀ ilĀ creatoĀ haĀ generosamenteĀ prodottoĀ inĀ natura,Ā nonĀ può andareĀ dietroĀ alleĀ modeĀ delĀ momento, altrimentiĀ perdeĀ eĀ tradisceĀ quelloĀ cheĀ ĆØĀ statoĀ ilĀ suo āioāĀ interiore,Ā Ā quandoĀ Ā quelĀ Ā giornoĀ deciseĀ di munirsi diĀ cavalletto,Ā tavolozza,Ā coloriĀ eĀ pennelli,Ā Ā iniziandoĀ una parentesiĀ diĀ vitaĀ artistica,Ā inĀ cui quelloĀ cheĀ haĀ realizzato eĀ realizzaĀ ĆØĀ tuttoĀ ā suo ā.Nei dipinti che il pittore ha prescelto per questa sua mostra, ecco il simbolismo che si ĆØ identificato, cioĆØ con una linea di ricerca fedele alla sua coscienza, le tele sono impresse di paesaggi montani e collinari, rustici e casolari, viottoli e torrentelli, prati e campi, alberi e fiori, ma anche visioni che esulano dal classico come una natura morta, una figura, o i meandri di un paese o di una cittĆ .
Una mostra quindi completa, scaturita da una innata volontĆ dell’artista nel continuare una strada iniziata tempo indietro, camminando deciso verso un futuro che potrĆ non essere fruttuoso, seguendo quelle che sono le basilari regole della pittura: la pazienza, la volontĆ , la passione.Aldo Giovannini
23Ā febbraioĀ 2017